Riflessioni e incontri fra etica e sostenibilità
A Marzo ci sono gli eventi e le fiere. Si moltiplicano gli incontri e diventa interessante ogni dibattito e confronto.
E’ chiaro ormai che il cambiamento climatico e la necessità di essere sostenibili ed etici sono i due aspetti contradditori che dobbiamo affrontare.
Non ci sono molte soluzioni, e le varietà resistenti aiutano a trovare il corretto compromesso.
Preferiamo restare negli ibridi naturali da re-incroci piuttosto che addentrarci nella ricerca TEA o OGM e di fantasticare sulle resistenze dei vitigni tradizionali conosciuti.
L’azienda deve distinguersi per quello che produce e per i vini che presenta al pubblico. Mantenere a tutti i costi il legame con quello già consolidato o conosciuto per non distrarre il mercato o rivoluzionarlo è un processo che non darà risultato a nostro avviso. Mentre proporre delle novità e innovazioni colpisce la curiosità del consumatore e nel lungo periodo porterà a enormi soddisfazioni.
Se ne è parlato a Fermo in occasione di Tipicità Marche. E noi siamo stati chiamati come rappresentativi del mercato per capire sei i vini PIWI sono una realtà già affermata o sono ancora dei perfetti sconosciuti.
Molto interessante il contributo tecnico del bravo agronomo Dott. Giuseppe Camilli di AMAP Marche che dirige un vigneto sperimentale con parecchie varietà resistenti e in base alle esperienze degli ultimi anni, ha portato ad autorizzare in Regione circa una ventina di nuovi vitigni, e proprio quelli che nel territorio si sono adattati al meglio dando risposte molto interessanti.
Camilli ha spiegato che il contributo viticolo che queste nuove varietà potrà dare alle cantine regionali sarà determinante nel prossimo futuro, e a precise domande di come saranno i vini e se avranno mercato è intervenuto proprio Robert Spinazze di Terre di Ger spiegando la condizione della nostra cantina e il nostro credo.
Una forte iniezione di fiducia al mercato e alle aziende presenti facendo degustare i 6 vini PIWI presenti nel mercato e addentrandoci nelle spiegazioni non solo tecniche ma soprattutto di marketing e comunicazione per riuscire a far conoscere i vini tra i consumatori.
Tutto l’evento è stato coordinato dal AIS Marche e Stefano Isidori.
A questo link è scaricabile lo studio di Camilli con la sperimentazione nel vivaio marchigiano.